“E’ che procediamo per lamp, il resto è oscurità. Una tersa oscurità piena di luce, buia.”
“Conosciamo l’avvio delle cose e poi ne riceviamo la fine, mancando sempre il loro cuore. Siamo aurora ma epilogo, perenne scoperta tardiva.”
“Ho 18 anni e già la felicità ha il sapore della memoria.”
“Ci disarma, infatti, l’inclinazione a pensare che la nostra vita sia, innanzi tutto, un frammento conclusivo della vita dei nostri genitori, solo affidato alla nostra cura. Come se ci avessero incaricato, in un momento di stanchezza, di tenere un attimo quell’epilogo per loro prezioso, ci si aspettava da noi che lo restituissimo, prima o poi, intatto. L’avrebbero poi ricollocato a posto, formando la rotondità di una vita compiuta, la loro. Ma ai nostri padri stanchi, che si erano fidati di noi, noi restituiamo il taglio di cocci affilati, oggetti scappati di mano.”
Ti segnalo una recensione che ho fatto qualche tempo fa, vedi un po’ – se ti va – se ti pare di condividere il mio punto di vista 🙂 http://elasticamente.wordpress.com/2011/02/28/emmaus-alessandro-baricco/
letta, complimenti!!!