Il contrario di uno – Erri De Luca

“Alle madri: perchè essere in due comincia da loro”

Il due è il contrario di uno. “Questa notizia, che,” dice Erri De Luca, “contrasta con l’aritmetica, è l’esperienza di questi racconti. Da un cordone di madre ai due nodi in vita di una cordata in montagna si svolge l’avventura di un solitario che si imbatte nella forma del due. E’ una rivelazione, non sacra e neppure profana.” Queste storie sono emergenze che contraddicono la solitudine, imbrogliano la morte. Una donna entrata in una stanza d’inverno a portare l’inatteso calore dell’alleanza fra i corpi. Un padre pittore fedele al suo ‘pollice arlecchino’. Una fanciulla borghese in camicia bianca e gonna blu davanti al ciclostile della rivoluzione che sferra una sua impossibile domanda: “Ma tu non vuoi essere per una volta il prossimo di qualcuno?”.

“Ehy, tu ragazza. Dimmi se sai cosa può nascere anche senz’acqua, cosa può ardere senza estinzione, e soffre e piange senza lacrime.

Sciocco ragazzao, cosa mi chiedi? Senz’acqua crescere può una pietra, senza estinzione brucia l’amore, e senza lacrime soffre e piange un cuore.”

“Le nostalgie sono malarie che hanno bisogno dell’umido degli occhi.”

“Una quantità di coraggi spuntano da vergogna e sono più tenaci di quelli saliti dalle collere che sono scatti rapidi a sbollire. Invece le vergogne sono di grano duro e non scuociono.”

“Si che amo l’inverno e febbraio, noce di ghiaccio. Amo le nevi quando il vento le stacca a fagottini dai rami degli abeti e le congiunge a neve con la bussata di un bacio. Amo febbraio che rosicchia luce al sole, lo trattiene di più giorno su giorno. Amo febbraio che risale all’orizzonte. Amo il pettirosso che ha resitito senza migrare a sud. Amo il mandorlo che apre il fiore bianco di pupilla e lo sparge sull’erba scolorita dalla brina. Amo la vita che continua senza me. Amo l’onda che passa a scavalcarmi.”

“I baci non sono anticipo d’altre tenerezze, sono il punto più alto. Dalla loro sommità si può scendere nelle braccia, nelle spinte dei fianchi, ma è trascinamento”

“Le cose migliori dell’amore accadono per caso. Si capiscono dopo”

“Le nostre parti combinavano una coincidenza, mano su mano, piede su piede, capelli su capelli, ombelico su ombelico, naso a fianco di naso a respirare solo con quello, a bocche unite. Se esiste una tecnica di resurrezione, lei la stava applicando. Assorbiva il mio freddo e la mia febbre. Materie grezze, che impastate nel suo corpo, tornavano a me sotto peso di amore. Il suo teneva sotto il mio e il mio reggeva il suo, come fa una terra con la neve. “

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