Nel 2016 andrò su Marte! 🌌 “Send your name to Mars”

Venerdì scorso è uscito un bell’articolo su Il Venerdì di Repubblica, scritto da Daniele Castellani Perelli e riguardante il programma Nasa “Send your name to Mars“.

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Per chi non lo sapesse, questa iniziativa era stata lanciata la scorsa estate per dar spazio alla nuova missione Insight che, il prossimo anno, porterà un nuovo rover su Marte.
Per far sentire la gente partecipe di una cosa così lontana dala quotidianità di tutti, la Nasa dava la possibilità a chiunque di registrare il proprio nome su un microchip di silicio che sarebbe stato messo a bordo del nuovo rover diretto su Marte a Marzo 2016.
Bastavano pochi passaggi: inserire nome, cognome, mail, nazionalità e si era già inseriti nella lista mondiale di persone partecipanti.
La cosa carina era che, all’istante, si poteva stampare il proprio boarding pass, ovvero il proprio biglietto di viaggio, contenente il proprio nome, data di partenza, luogo di lancio e di arrivo ecc… con tanto di logo di Nasa e missione annessa.

Io, ovviamente, ho partecipato con grande entusiasmo.
Parliamo, ovviamente, di un’operazione di marketing della Nasa. Cercare di tenere alta l’attenzione della gente sulle missioni spaziali e sulle sue attività era l’obiettivo! Ma qui si trattava di permettere alle persone di sognare e poter andare nello spazio, a più di 400.000 km dalla Terra, anche solo in maniera indiretta. Si trattava di far sentire più individui, sparsi per il mondo, uniti da una passione o dalla curiosità verso una cosa che da sempre affascina l’uomo: lo spazio!
In totale hanno deciso di prendere parte a questa bella pazzia 826.923 persone: dai 3 iscritti in Liberia ai 57.873 dell’India. Ovviamente in cima alla lista ci sono gli Stati Uniti con 262.749 iscritti, mentre l’Italia ha un numero di partecipanti dignitosissimo: 19.782!

Oltre alla gioia di pensarmi partecipe di un’iniziativa così bella, ho avuto anche la fortuna di essere contattata, tramite Twitter, proprio dal giornalista de Il Venerdì. Mi è stata fatta una domanda molto semplice: cosa mi avesse spinto a iscrivermi al programma e quali erano i miei pensieri al riguardo.
Con non poca emozione, ho risposto in maniera altrettanto semplice: sono appassionata di astronomia da quando ho memoria, da quando ero una bambina e passavo le sere a guardare la Luna e le stelle. All’inizio erano un confuso ammasso di luci, poi crescendo ho imparato a riconoscere le costellazioni, i pianeti, il loro muoversi nel cielo durante il passare delle stagioni. Ho letto di tutto e imparato da sola ad usare un telescopio. Ogni eclissi era un evento talmente importante per me, che mi preparavo con giorni di anticipo!
Ricordo con grande dolcezza il passaggio della cometa Hale-Bopp, nel 1997. Ogni sera restavo ore sul balcone di casa a guardare la sua coda, talmente luminosa da nascondere le stelle vicine.
E’ sempre stata una passione viscerale che è difficile spiegare a chi non la conosce. Non si tratta solo di sentirsci affascinati dallo spazio. Si tratta di sentire quel formicolio nello stomaco tipico dell’innamoramento.

Ecco. E’ questo.

Ringrazio Daniele Castellani Perelli per avermi citato nel suo articolo, che potrete leggere di seguito!

send your name to mars Il Vederdì di Repubblica

Se invece siete incuriositi dalla missione Send your name to Mars e volete saperne di più, o icrivervi alle future missioni, cliccate qui ► mars.nasa.gov  e usate l’hashtag #JourneyToMars.

Auguratemi buon viaggio! 🙂

L. ♥

 

 

 

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