Crisi astronomia amatoriale… per Coelum!

Anche io voglio dire la mia sulla crisi dell’astronomia amatoriale. Non sono un’esperta ma una modesta autodidatta, quindi le cose che
dirò sicuramente sembreranno banali e già dette da altri. Io, nel mio piccolo,
ho sempre percepito uno scarsissimo interesse verso le stelle da parte delle
persone che mi circondano. Ho iniziato ad amare l’astronomia che ero talmente piccola da non ricordarmi l’età: forse 8 o 9 anni. Non ho mai conosciuta nella mia vita una persona, anche mia coetanea, con questa stessa passione.

Nessuno che avesse magari piacere ad ascoltare quello che leggessi o osservassi la notte dal balcone di casa. Quasi nessuno che capisse come mi sentissi a
starmene col naso all’insù. E più passano gli anni, più mi accorgo che questa
situazione diventa sempre più grave. La gente pensa a tutto tranne che a
fermarsi un attimo per perdersi qualche minuto nella Via Lattea. Un minimo di
interesse si può scorgere giusto in occasione di eventi classici come le stelle
cadenti di San Lorenzo, un’eclisse o il raro passaggio di una cometa visibile
ad occhio nudo. Non vedo, nel mio piccolo, tante persone che desidererebbero
avere anche un semplice binocolo per osservare la Luna. Nelle città è
impossibile anche solo pensare di mettersi a scrutare il cielo. La sera molti
arrivano stanchi a casa e proprio non prende la voglia di passare qualche ora
fuori al buio e, soprattutto ora, al freddo. I telescopi si pensa ancora che
costino troppo, anche se i prezzi sono molto più abbordabili oggi di ieri. I
miei coetanei poi, almeno quelli che conosco, possono al limite avere una
curiosità per il cielo che dura massimo una notte. A scuola le scienze
astronomiche è un miracolo se vengono studiate nell’arco di un anno. Questo è
anche il motivo per il quale ciò che ho imparato in questi anni, l’ho imparato
da sola. Leggendo libri, riviste come Coelum, usando Internet, guardando i
pochi programmi tv sulla materia e imparando a maneggiare il mio primo
telescopio.

Voi, come rivista di divulgazione astronomica, avete ovviamente la possibilità di smuovere la situazione. Magari trattando anche di telescopi molto al di sotto dei 1000€, aumentando le sezioni per gli appassionati che si avvicinano ora a questa scienza, allegando opuscoli o piccoli “ferri del mestiere”.

Io sono ottimista e spero ancora che nel futuro si comincerà ad avere molto più rispetto per il cielo che oggi è dato per scontato. Ma soprattutto che la scuola faccia la sua parte fin dalle prime classi (cosa improbabile dato che si sta cancellando anche la geografia!) in modo tale che i ragazzi sappiano almeno i nomi dei pianeti in fila!

2 Risposte a “Crisi astronomia amatoriale… per Coelum!”

  1. hai ragione su tutto.io sono una di quelle a cui piacerebbe stare col naso all’insù, ma non ho un telescopio e so che non ci spenderei sopra dei soldi perché li investirei in altro, però mi affascina, delle volte evito di pensarci perché guardare il cielo mi fa venire in mente tante troppe domande, a cui non posso dare una risposta purtroppo!!al liceo ho studiato geografia astronomica per solo 4mesi figurate quanto c’ho capito!però hai ragione, dovremmo stare più spesso col naso all’aria…

  2. Infatti, tante persone se avessero la possibilità di avvicinarsi a questo campo sicuramente si ricorderebbero l’esperienza per tutta la vita. Solo che ci sono anche poche iniziative proprio che vengano incontro a chi non possiede un telescopio… le serate osservative pubbliche sono veramente rare. Se ci fosse la possibilità ti farei osservare col mio tesò…!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.