“La Sposa giovane” • Alessandro Baricco

Salve amici!
Ho terminato di leggere l’ultimo romanzo di Alessandro Baricco, “La Sposa giovane”, e mi appresto a raccontarvi qualcosa!
LaSposaGiovaneForse non lo sapete, ma io amo in maniera smodata Baricco e i suoi libri. Ho tutti i suoi testi, i suoi saggi, i suoi scritti teatrali. Ovviamente quando un suo nuovo romanzo è di prossima uscita, io mi segno la mega X sul calendario fiondandomi in libreria il giorno stesso!
Questo per dire che cercherò di essere obiettiva, ma farò una gran fatica!

Mi è piaciuto tanto! >> ma và?!

TRAMA:
La storia è ambientata in un luogo non specificato e in un’epoca storica che si intuisce essere la fine dell’800 – inizio ‘900.
La sposa è una giovane ragazza promessa al Figlio (in tutto il libro non appaiono nomi, a parte quello del maggiordomo Modesto). I due si conoscono anni prima e decidono che si sarebbero sposati, ma i genitori di Lui avevano sempre sperato nel legame con una famiglia più facoltosa di quella della Sposa, e decidono quindi di mandarlo a Londra. Con la scusa di farlo studiare e imparare nuove cose riguardanti il settore tessile, sperano che rinsavisca e conosca una bella ragazza inglese.
La Sposa giovane lo aspetta nella casa di campagna insieme alla famiglia del Figlio: il Padre (che va in città ogni giovedì), la Madre (svampita e bella donna dal passato particolare), la Figlia (claudicante e sognatrice), lo Zio (che “dorme” in qualunque posto e a qualunque ora) e il maggiordomo Modesto (un nome, un programma).
La Sposa deve aspettare il ritorno del Figlio, che intanto inizia il trasloco da Londra inviando regali e doni molto ingombranti. L’attesa sarà lunga e terminerà in un modo inaspettato, che ovviamente non spoilero!

La storia mi è piaciuta molto: sopratutto il finale, mi ha piacevolmente sorpresa!
Lo stile è tipico di Baricco, ma in questo libro ha usato la tecnica dell’ “indovina chi sta parlando”. Infatti omette spesso di chi sia la voce narrante e, per di più, la cambia in modo repentino, senza avvisare. Per cui mi sono persa ogni tanto e mi sono dovuta fermare chiedendomi: “Aspetta. Chi parla qui?”.
Un’altra cosa che mi ha colpita è la presenza di scene hot! Non che mi sia scandalizzata, ma mi ha spiazzata abbastanza. Come se mi fossi imbarazzata a leggere certi punti. Scene di sesso, sesso lesbo e masturbazioni, descritte senza però mai scendere nella volgarità.
Un’altra caratteristica che ho amato nel romanzo è l’ironia pungente di Baricco.
Ridevo da sola immaginado certe situazioni descritte (come la scena della partenza per le vacanze) o leggendo frasi dall’umorismo velato!

“Se si avesse idea del nulla che è necessario a smantellarle, non si perderebbe così tanto tempo a edificare difese strategiche contro le offese della vita.”

Non lo consiglierei ad una persona che non ha mai letto Baricco. Proporrei di iniziare con un “Novecento” o “Oceano Mare” o “Seta” o “Mr. Gwyn”.
Ma tuttavia vi invito a farci un pensierino.
Lettura profonda e sensibile.

184 Pagine.
Feltrinelli.

Alla prossima,

take care ♥

L.

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