Racconta la storia d’amore tra una bambina creduta posseduta e il prete che avrebbe dovuto esorcizzarla. È un racconto surreale tipico di Garcìa Marquez, con molti particolari fiabeschi ma che comunque riesce a essere quasi verosimile pur nell’assurdo contesto in cui si svolge la vicenda. I temi principali sono l’amore contrastato dei due amanti, l’ingiustizia dell’inquisizione della chiesa, l’amore paterno scoperto troppo tardi dal padre della bambina e l’ostinazione delle credenze popolari (tema molto ricorrente nella narrativa di Garcìa Marquez).
“Non c’è medicina che guarisca quello che non guarisce la felicità”
“Nessun pazzo è pazzo se ci si adatta alla sue ragioni”
“L’incredulità resiste più della fede, perchè si sostenta dei sensi”